A cura di Ernestina Rossotto
Approfondire: rendere qualcosa più profondo, uno scavo, un’amicizia; studiare, analizzare qualcosa a fondo, ricercare.
Ampliare: rendere più ampio, ingrandire, accrescere, aumentare.
Due termini che indicano entrambi un’aggiunta, qualcosa, in senso reale o figurato che si viene a inserire in un contesto modificandolo in grandezza o in profondità.
Termini propositivi che implicano l’assunzione di altri punti di vista o l’assimilazione di nuovi contenuti.
Tuttavia, vi è una sostanziale differenza: mentre ampliare si riferisce a volgere lo sguardo altrove per ricercare nuove prospettive; approfondire riflette una ricerca maggiore su una stessa tematica, lo sguardo tende al basso, a scavare per trovare connessioni con le informazioni che già possediamo ma che desideriamo integrare con maggiori e più precisi dettagli.
Una posizione non esclude l’altra.
Dal punto di vista psicologico, approfondire è legato all’andare in profondità, a sviluppare una conoscenza maggiore di noi e delle nostre scelte, è introspezione per conoscere meglio se stessi. Scavare e approfondire è un percorso di crescita personale che non è scevro di fatica e di dolore, ma porterà ad uno splendido risultato.
In questo percorso di approfondimento possiamo essere tentati di ampliare, di volgere lo sguardo altrove, ma se avremo il coraggio di rimanere dove siamo e di continuare a scavare avremo fatto un salto evolutivo.
Riportiamo questa riflessione alla nostra casa, al luogo più intimo che possediamo.
Approfondire o ampliare applichiamoli alla consapevolezza che abbiamo dei nostri gusti, di cosa immaginiamo quando pensiamo alla nostra casa, a quale parola assoceremo alle nostre quattro mura.
Siamo soddisfatti della nostra casa, dello spazio che abbiamo, dei colori e delle relazioni che abbiamo con i nostri oggetti?
Prima di volgere lo sguardo altrove, prima di cercare una nuova poltrona, un nuovo tendaggio o una nuova casa, sediamoci e impariamo a guardarla da più angolazioni e chiediamoci se quello che arriva ai nostri occhi, comunica con il nostro cuore. Quali emozioni proviamo? Gioia, approvazione, noia, desiderio di cambiamento?
A questo punto spostiamoci, cambiamo prospettiva, guardiamo e ascoltiamo le nostre emozioni.
Possiamo scoprire che da alcune angolazioni, gli oggetti, i colori, la luce che investe un mobile ci fa star bene, ci fa sorridere. Magari la foto sulla mensola o i libri nella libreria sono da spostare perché non rispondono più ad un nostro bisogno o non soddisfano più il nostro senso estetico.
Impariamo ad approfondire il rapporto con i nostri spazi, impariamo a scavare, impariamo a ricercare, impariamo a ricreare un confortevole abito che vesta la nostra casa e le nostre esigenze, sempre in evoluzione.
Nulla resta immutato, tutto cambia, è un dato di fatto!
Approfondisci!